“WELCOME TO THEDESERT OF THE REAL”.
Ovvero chi ha paura di Bianconiglio?
Qualcuno una volta ironicamente aveva detto che «Per essere felice devi imparare a ignorare molte cose».
Ma era soltanto un frase ironica oppure era la fotografia di un nostro comportamento umano che ci fa mettere sempre la testa sotto la sabbia come gli struzzi?
E quindi nel caso specifico trattato in questo articolo, e cioè l'uomo e l'utilizzo della Intelligenza Artificiale, per non volere vedere quello che ci accadeva intorno con la sua applicazione, e avendone una paura rasentante il terrore di dovere competere con lei, non abbiamo visto di essere invece scivolati lentamente nel “Desert of the real”?
Eppure qualcuno aveva già profetizzato che con essa il nostro mondo non sarebbe stato più "reale" ma bensì "iperreale". E allora perché solo adesso ci poniamo la domanda sul quando e soprattutto chi ha fatto diventare il nostro mondo una simulazione della realtà sconnessa da ciò che prima era reale?
In molti ci si sente scandalizzati tanto da chiedere con forza alle istituzioni perché abbiamo accettato questa “simulazione” alla realtà effettiva con tutte le complicanze che questa sembra portarsi dietro.
Ecco perché adesso è il momento della scelta consapevole. Ora sarebbe più giusto infatti chiederci se siamo forse già personaggi incastrati nella Matrice, cioè nella digitalizzazione delle cose, o possiamo tentare di essere ancora radicalmente al di fuori, cioè a Zion, la città di coloro che resistono? (dal film Matrix).
E quindi riusciremo a ribellarci come Neo a questo sviluppo di simulacri che hanno danno origine a copie di cose ricreate all'infinito facendo si che non rimane più traccia di qualcosa di originale?
La domanda e tanto importante perché non sarà soltanto la perdita della realtà che dovremmo imparare a contrastare da adesso per i prossimi anni ma qualcosa ancora di più sconvolgente. Entro poco più di due decenni molte abitudini della nostra vita quotidiana, così come molti aspetti del funzionamento delle nostre società, saranno stravolti e resi irriconoscibili dall’uso massiccio dell’IA (Intelligenza Artificiale). L’interazione tra uomo e macchina rivoluzionerà l’intera nostra vita interessando ad esempio la scienza medica, sta già modificando i metodi di apprendimento nell’istruzione pubblica, così come ha cambiato per sempre il modo di fare comunicazione e intrattenimento, il lavoro, ecc. ecc.
Siamo pronti e prepararti ad affrontare e confrontarci con quest’altra intelligenza diversa da noi che è comunemente indicata con IA che è l’acronimo Intelligenza Artificiale?.
La prima domanda da porci quindi però è se sappiamo cosa si intende veramente per IA?
Senza alcuna pretesa di pensare con questo articolo di essere esaustivi, vediamo cosa si intende per intelligenza artificiale, quale è stata finora la sua storia e la sua presenza nell’immaginario collettivo.
L’intelligenza artificiale non è solo una tecnologia, ma è una disciplina che amalgama e coniuga il contributo di molte scienze, con l’irresistibile fascino derivante dalla sua somiglianza con l’intelligenza umana.
E proprio per questa sua caratteristica una volta conosciuta come si fa a non rimanere affascinati per l’enorme potenzialità positiva che possiede?.
Però la IA ha un rovescio della medaglia che prevede un timore, non peregrino, causato dal fatto che possa sostituirsi all’uomo, soprattutto in termini occupazionali, rendendo obsolete quelle mansioni che attualmente vedono impegnati gli esseri umani nel mercato del lavoro tra le altre cose che sarebbe in grado di fare.
Allora bisogna avere paura? No, l’intelligenza artificiale rappresenta qualcosa di utile, di necessario, di già ampiamente in uso e al tempo stesso ancora tutta da scoprire e da applicare, con tutti i pro e i contro del caso, che derivano dal modo con cui decideremo di implementare le sue tecnologie. I tempi per la considerazione dell’intelligenza artificiale non possono essere ulteriormente differiti. È necessario prendere atto dei suoi sviluppi, per renderci conto di come il suo crescente ruolo nell’innovazione stia già contribuendo a cambiare per sempre il nostro modo di comunicare, di lavorare, di vivere.
Ma è importante che questa visione di futuro, capace di proiettare al tempo stesso luci e ombre, debba essere regolamentata prima che la IA evolva esclusivamente verso una direzione speculativa, che ben difficilmente coinciderebbe con il benessere e lo sviluppo della nostra società, finendo piuttosto per accentuare quegli squilibri sempre più frequenti nei nostri giorni.
Anche perché essa è già qui con il grande sviluppo della IA ha avuto con l’Industria 4.0. All’inizio si è sviluppata con le applicazioni legate alla robotica autonoma e collaborativa, ora invece con le funzioni integrate nelle applicazioni delle altre tecnologie abilitanti diventando in questo modo una costante sempre più diffusa nella fabbrica digitale.
Questi sistemi informatici di analisi predittiva consentono ad esempio di ridefinire la pipeline dei processi di manutenzione, passando da una programmazione preventiva alla ben più efficiente manutenzione predittiva.
Ma questo che sembra il futuro è già il passato, questo utilizzo infatti appartiene a quella parte della IA che viene IA DEBOLE.
In maniera sempre più preponderante si comincia a parlare per il prossimo futuro, ed in molti casi però e già applicata basta sapere cos’è “ChatGPT”, della così detta IA FORTE.
Per INTELLIGENZA ARTIFICIALE FORTE (IA FORTE) si fa riferimento a sistemi capaci di comportarsi in maniera del tutto autonoma a prescindere dal contesto e dal compito che gli viene assegnato. Questo approccio è radicalmente differente da quello prospettato per la IA DEBOLE, in quando non c’è un nesso diretto tra il problema e la soluzione.
Per questa nuova IA FORTE non è più il problem solving il nocciolo della questione, quanto invece sviluppare una coscienza autonoma che non pretende di volta in volta di emulare dei processi di pensiero simili a quelli dell’uomo, ed è qui il suo aspetto affascinante e tenebroso nello stesso tempo, ma il fatto che mira piuttosto a sviluppare un’intelligenza generale, svincolata da esigenze specifiche, e dunque efficace in qualsiasi situazione.
Se la IA DEBOLE mira ad agire razionalmente e pensare umanamente, la IA FORTE è piuttosto incentrata sull’agire umanamente e pensare razionalmente. Se la IA DEBOLE se gli si pone un problema cerca di prevedere in modo razionale quale scelta avrebbe fatto l’uomo in quel determinato contesto, la IA FORTE invece si basa sul ragionamento logico e utilizza i dati a disposizione per generare la conoscenza del contesto da cui derivano le azioni da intraprendere.
Affascinante! Se fino ad adesso si aveva l’impressione di potere governare la IA DEBOLE in quanto questa agiva caso per caso risolvendo soltanto il problema che ne deriva, la IA FORTE invece agisce in termini generali, a partire dalle regole del gioco, per cercare di risolvere tutti i problemi che ne derivano.
In parole povere se fino ad adesso ad esempio si fosse iniziata una partita a scacchi tra il più bravo giocatore di scacchi e una IA DEBOLE in grado di giocare allora quest’ultima si concentrerebbe nel battere uno specifico avversario, trovando le contromisure al suo gioco analizzando più mosse possibili, esaminando tutte le partite che ha giocato fino ad allora, mentre la IA FORTE forte non si porrebbe il problema di un rivale specifico, ponendosi l’obiettivo di diventare il giocatore di scacchi più forte possibile. Questo si chiama apprendimento, consapevolezza e inizio di coscienza?
Si perché IA FORTE partirebbe dalla comprensione delle regole del gioco e si allenerebbe assiduamente per diventare sempre più abile, per battere qualsiasi avversario. Per quanto elementare, questa differenza di prospettiva ci fa intuire come la IA FORTE presenti un approccio molto più ambizioso rispetto alla IA DEBOLE e nelle sue applicazioni concrete questo comporta un dispendio di risorse estremamente più elevato.
Anche se il suo potenziale è ancora in gran parte soltanto immaginabile, la IA FORTE ha già prodotto risultati tangibili. I suoi principali fautori sono i cosiddetti IA Lab finanziati dai big one della tecnologia per raggiungere scoperte di ampia portata, capaci di rivoluzionare l’ambito cui riferiscono.
E per questo dobbiamo incominciare a prepararci al fine di essere consapevoli che « Nessuno di noi è in grado purtroppo di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è. È la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.»
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