La valutazione del risparmio energetico viene solitamente da una diagnosi energetica che evidenzia i consumi dell'organizzazione e individua le possibilità di conseguire interventi di aumento di efficienza energetica. Le diagnosi devono eseguirsi secondo la norma UNI CEI/TR 11428:2011.
Un esempio di risparmio è dato dalla sostituzione delle lampadine incandescenza con lampade fluorescenti, che a parità di energia consumata emettono una quantità di energia radiante superiore alle prime, oppure con lampade a LED (Light Emission Diode, Diodo ad emissione di luce), che hanno un consumo pari a il 20% del consumo delle lampade ad incandescenza a parità di energia radiante, oltre la sostituzione delle sorgenti fluorescenti obsolete con sorgenti fluorescenti ad alta efficienza.
Le Energy Service Companies (ESCO)
In tema di risparmio energetico un riferimento obbligato è alle Società di servizi energetici (nell'acronimo inglese ESCO (Energy Service Companies), realtà imprenditoriali (per la massima parte costituite sotto forma di società di capitali) che si occupano dell'attuazione di misure di efficienza energetica (ossia interventi tesi al raggiungimento di una riduzione dei consumi negli usi finali dell'energia da parte degli utenti).
Premesso il compito principale delle ESCO (realizzazione di misure di aumento dell'efficienza energetica), è da notare che il valore aggiunto di tali società è quello di fornire un punto di riferimento unico per la realizzazione di interventi che richiedono una grande varietà di competenze, direttamente dipendenti (al di là della fase di auditing che pare, in verità, la più tipizzata) dall'oggetto degli interventi di riqualificazione energetica.